Se sei nato fra il 21 marzo e il 20 di aprile, allora appartieni al segno dell’Ariete. Si tratta del primo segno dello Zodiaco, un segno maschile, cardinale e che appartiene all’elemento del Fuoco, retto dal pianeta Marte. Sei direttamente opposto alla Bilancia e il tuo nome deriva dalla costellazione dell’Ariete (il montone). Vuoi sapere chi è l’Ariete? Riconoscerti non è difficile. Possiedi un’energia inesauribile e sei molto amichevole. Dimostri da subito una grande fiducia negli altri e sei quasi sempre sorridente. Apparentemente sembri non avere problemi nella tua vita. Sei una di quelle persone che hanno bisogno di farsi notare, ne sei consapevole e anche gli altri lo sono.
È divertente averti vicino perché le tue conversazioni non sono mai noiose e porti sempre cose nuove al gruppo. Un altro tratto molto caratteristico di te è che lotti sempre di fronte a qualsiasi tipo di ingiustizia. Questo è tipico di ogni Ariete. Non ti vergogni mai di esprimere ciò che provi e ciò che pensi. Non importa se ti trovi di fronte ad un boss della mafia o al fruttivendolo che sta all’angolo. Risponderai allo stesso modo se qualcosa non ti sta bene. In molte occasioni finisci per pentirti, però il tuo impulso viene sempre prima di ogni altra cosa nella tua vita: si vede proprio che sei un segno di Fuoco. È Marte, il tuo pianeta reggente, che ti rende così caparbio.
Sei il primo segno dello Zodiaco e rappresenti la nascita, l’origine e l’inizio. Un bambino in un corpo da adulto, però in fin dei conti sei sempre un bambino. Ti piace giocare con il fuoco, rischiare e portare le cose fino al limite. Sei intrepido e fino a che non ti bruci non impari la lezione, e, una volta che la cicatrice si è rimarginata, torni di nuovo alla carica.
Quando vuoi qualcosa, lo vuoi subito e lo cerchi, lo chiedi, lo pretendi, tanto da dimostrarti persino egoista perché non ti rendi conto del fatto che gli altri possano avere delle cose più importanti da fare nella loro vita che compiacerti a tuo piacimento. Però da bravo Ariete che sei, devi provarci sempre.
Non sei un bugiardo, non perché non vuoi esserlo, ma perché non ci riesci proprio. Se riescono a conoscerti un po’, le persone sapranno che le tue espressioni ti tradiranno alla minima bugia che cercherai di dire. Magari riuscirai a farla franca con una piccola bugia e ti crederanno, però se inizierai ad allargarti, finiranno per beccarti.
In fondo in fondo sei delicato e vulnerabile e vieni facilmente influenzato dalle cose. Quando altre persone cercano di imporsi su di te o causarti un qualsiasi tipo di danno, ti difenderai nell’unico modo in cui sei capace di farlo, gridando e scalciando fino a che gli altri non cederanno dandosi per vinti. Anche solo per ritrovare la pace e la tranquillità. Riesci a farla franca e finisci per fare una scenata. E lo sai.
Anche nella tua vita ci sono delle delusioni, ovviamente, però non mostri la tua debolezza di fronte a nessuno. Mai. Preferisci non portare le tue delusioni alla luce e quando piangi di fronte a qualcuno è solo perché ciò che ti è successo ti ha spezzato l’anima. E non ne puoi più.
Ti distrai un po’ troppo presto. Può succedere che mentre ti parlano all’improvviso il tuo sguardo si perda in qualcosa di più interessante e ti dimentichi di tutto ciò che ti stavano dicendo. Non lo fai con cattiveria, né per essere maleducato, ma solo perché è tipico di te: non devi farci troppo caso e non ti devi arrabbiare.
Generalmente sei sempre al top di ciò che decidi di fare. La tua passione nell’arrivare sempre per primo e nel vincere fa sì che ti mantenga sempre a galla, anche se sei molto impaziente e a volte metti da parte quei nuovi progetti che inizi quando non vedi dei risultati rapidi.
Se dovessimo riassumere il tuo modo di essere in 5 punti:
- Apparentemente, non ci sono problemi nella tua vita.
- Non ti vergogni mai di esprimere ciò che provi o ciò che pensi.
- Ti piace giocare con il fuoco, rischiare e portare le cose al limite.
- In fondo in fondo sei delicato e vulnerabile e vieni facilmente influenzato.
- La tua passione nel vincere ti porta ad arrivare sempre primo.
